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Emorroidi: sintomi, cause e cure efficaci

Emorroidi

Le emorroidi sono una delle patologie proctologiche più comuni, tanto diffuse quanto spesso sottovalutate. Possono colpire uomini e donne di qualsiasi età, con una prevalenza maggiore nella popolazione adulta e nelle persone con abitudini di vita sedentarie o con problemi intestinali cronici. Nonostante possano risultare molto fastidiose, esistono diversi approcci terapeutici, dai rimedi naturali ai trattamenti medici fino alla chirurgia, che permettono di alleviare i sintomi e migliorare la qualità di vita.

In questo articolo analizzeremo in dettaglio sintomi, cause e trattamenti più efficaci per le emorroidi, offrendo una guida completa utile a chi desidera informarsi e a chi cerca soluzioni mirate.

Cosa sono le emorroidi?

Le emorroidi sono dilatazioni delle vene del plesso emorroidario situato nella parte terminale del retto e nell’ano. Si distinguono principalmente in:

  • Emorroidi interne: localizzate all’interno del canale anale, non sempre visibili, ma responsabili di sanguinamenti indolori.
  • Emorroidi esterne: si sviluppano sotto la pelle attorno all’ano e possono provocare dolore, prurito e fastidio.

In alcuni casi, le emorroidi interne possono prolassare, cioè fuoriuscire all’esterno, causando ulteriore disagio.

Sintomi delle emorroidi

I sintomi possono variare a seconda della gravità e del tipo di emorroidi. I più comuni sono:

  1. Sanguinamento rettale: spesso visibile sulla carta igienica o nelle feci.
  2. Dolore e bruciore: più frequente nelle emorroidi esterne.
  3. Prurito anale: dovuto all’irritazione della pelle circostante.
  4. Senso di peso o corpo estraneo: tipico delle emorroidi interne prolassate.
  5. Gonfiore e noduli dolorosi: quando si formano trombi (coaguli di sangue).

Questi sintomi non devono essere sottovalutati: il sanguinamento rettale, ad esempio, può essere segnale anche di altre patologie più gravi e va sempre indagato con una visita specialistica.

Cause principali delle emorroidi

Le emorroidi derivano da un aumento della pressione venosa a livello rettale e anale. Le cause più comuni sono:

  • Stitichezza cronica e sforzi evacuativi: la spinta eccessiva durante la defecazione favorisce la dilatazione venosa.
  • Sedentarietà: la scarsa attività fisica influisce negativamente sulla circolazione.
  • Alimentazione povera di fibre: aumenta il rischio di stipsi.
  • Sovrappeso e obesità: maggior pressione sull’area pelvica.
  • Gravidanza: frequente per via dei cambiamenti ormonali e della pressione esercitata dall’utero.
  • Predisposizione familiare: debolezza congenita delle pareti venose.
  • Abitudini scorrette: come alcol, spezie in eccesso o stare troppo tempo seduti sul WC.

Fattori di rischio

Alcuni comportamenti e condizioni aumentano la probabilità di sviluppare emorroidi:

  • Età superiore ai 45 anni.
  • Lavori sedentari da ufficio.
  • Sollevamento di pesi frequente.
  • Dieta ricca di cibi grassi e povera di liquidi.
  • Malattie epatiche che causano aumento della pressione venosa.

Diagnosi delle emorroidi

Il medico proctologo effettua la diagnosi attraverso:

  • Visita clinica: osservazione e palpazione dell’area anale.
  • Anoscopia: permette di visualizzare l’interno del canale anale.
  • Rettoscopia o colonscopia: utilizzate in caso di sanguinamento per escludere altre patologie come polipi o tumori.

Una diagnosi accurata è fondamentale per stabilire il grado delle emorroidi e il trattamento più appropriato.

Classificazione delle emorroidi

Le emorroidi interne si classificano in quattro gradi:

  1. I grado: non prolassano, si manifestano con sanguinamento.
  2. II grado: prolassano durante la defecazione, ma rientrano spontaneamente.
  3. III grado: prolassano e devono essere riposizionate manualmente.
  4. IV grado: permanentemente prolassate, spesso dolorose.

Questa classificazione guida lo specialista nella scelta della terapia.

Trattamenti più efficaci

Il trattamento varia in base alla gravità dei sintomi e al grado delle emorroidi.

1. Cambiamenti nello stile di vita

  • Aumentare il consumo di fibre e acqua per prevenire la stitichezza.
  • Praticare attività fisica regolare.
  • Evitare di trattenere lo stimolo alla defecazione.
  • Limitare alcol, spezie piccanti e cibi elaborati.

2. Trattamenti farmacologici

  • Pomate e supposte locali a base di cortisonici, anestetici o sostanze lenitive.
  • Flebotonici orali che migliorano il tono venoso e riducono l’infiammazione.
  • Antidolorifici in caso di dolore acuto.

3. Rimedi naturali

  • Bagni tiepidi (sitz bath): alleviano dolore e prurito.
  • Aloe vera, amamelide e rusco: piante dalle proprietà antinfiammatorie.
  • Ghiaccio locale: per ridurre gonfiore e dolore.

4. Procedure ambulatoriali mini-invasive

Indicate per emorroidi di II e III grado:

  • Legatura elastica: applicazione di un elastico alla base dell’emorroide per interrompere l’afflusso sanguigno.
  • Scleroterapia: iniezione di sostanze sclerosanti.
  • Coagulazione a infrarossi o laser: distruzione del tessuto emorroidario.

5. Chirurgia

Riservata a casi gravi o recidivanti:

  • Emorroidectomia tradizionale (Milligan-Morgan): rimozione chirurgica delle emorroidi.
  • Stapler (Longo): tecnica meno dolorosa che riposiziona i tessuti.
  • Tecniche laser: approccio più moderno e meno invasivo.

Prevenzione delle emorroidi

Prevenire è possibile seguendo alcune regole semplici:

  • Seguire una dieta ricca di fibre (frutta, verdura, cereali integrali).
  • Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno.
  • Evitare la sedentarietà.
  • Non restare troppo tempo sul WC.
  • Praticare igiene intima delicata e regolare.

Quando rivolgersi al medico

È consigliabile consultare uno specialista se:

  • Il sanguinamento è frequente o abbondante.
  • Il dolore non migliora con i rimedi casalinghi.
  • Si avverte un nodulo duro e molto doloroso.
  • I sintomi persistono per più di una settimana.

Le emorroidi sono un disturbo molto comune, ma con la giusta attenzione e con i trattamenti adeguati possono essere gestite efficacemente. Riconoscere precocemente i sintomi, adottare uno stile di vita sano e affidarsi a un proctologo in caso di necessità sono i passi fondamentali per ritrovare il benessere.

5 Domande e risposte sulle emorroidi

1. Le emorroidi possono guarire da sole?

Sì, nelle forme lievi possono regredire spontaneamente con cambiamenti nello stile di vita, ma spesso è utile il supporto di farmaci locali.

2. Le emorroidi sanguinano sempre?

No, il sanguinamento è un sintomo frequente ma non costante. Alcune emorroidi causano solo dolore o prurito.

3. La gravidanza aumenta il rischio di emorroidi?

Sì, per via della pressione addominale e dei cambiamenti ormonali. Spesso si risolvono dopo il parto.

4. Qual è il trattamento più efficace?

Dipende dal grado: dalle pomate e rimedi naturali per i casi lievi, fino a procedure ambulatoriali o chirurgiche per i casi più gravi.

5. Le emorroidi possono essere pericolose?

Non sono pericolose in sé, ma i sintomi (soprattutto il sanguinamento) vanno sempre valutati per escludere altre patologie.

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Dottor Claudio Pagano Proctologo